1987/88 Seconda Fase
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Bisogna considerare che, continuando nella politica dei giovani, la Libertas San Cristoforo continuava ad avere un ottimo vivaio.Aveva infatti un’ottima squadra Under 16, con la quale poteva disputare, oltre al campionato di categoria anche il campionato Under 18 ed il campionato di serie D con possibili buoni risultati.Ceduti quindi gli atleti che non rientravano nei limiti di età, la squadra dell’anno precedente si rinforzò con gli innesti di Antonio Esposito (alzatore) della Saturnia Acicastello, Vito Barracco (centrale) di Mazara del Vallo e Massimo Costantino (schiacciatore) e dell’USCO Gravina.
RIPRENDEVA L’AVVENTURA…
Con i nati del 1971 avevamo già vinto la finale regionale del Trofeo Picciurro (cosa che ormai si ripeteva da diversi anni). Anche se, onestamente non riesco a ricordare se fossi stato io l’allenatore della squadra (in ogni caso, nella squadra ci sono sei miei atleti).
Massimo Costantino – Fabio Desiderio – Giò Privitera – Simone Corsaro – Sergio Le Mura
Accosciati: Alessandro Arena – Giuseppe Grasso – Piero Latella – Salvo Pennisi – Mario Bella
Mentre al Trofeo delle Regioni di Aosta, partecipammo con:
Vincenzo Bucca – Francesco Melito – Io sempre presente – Vito Barracco – Alessandro Rosselli
Marco Alvano – Alessandro Trimarchi – L’acc. Matteo Cipolla (poi diventato arbitro di serie A) – Piero Latella – Massimo Costantino
I maschi ormai li conoscete. Le ragazze non le conosco io (se qualcuno mi fa sapere i loro nomi io li aggiungo). Mentre il primo a sinistra è il prof. Mimmo Ganci.
La squadra non rappresentava il meglio della Sicilia: la FIPAV, con una cervellotica decisione decise di ridurre a otto il numero degli atleti e stabilì di fare disputare il torneo nei primi giorni di settembre, precludendo la partecipazione a tutti gli atleti che avevano in quei giorni esami di riparazione (tra gli altri lasciammo a casa Alessandro Arena e Giò Privitera).
La seconda squadra delle Messaggerie si preparava intanto ad una grande stagione.
Piero Seminara – Fabio Desiderio – Alessandro Arena – Giuseppe Grasso – Massimo Costantino – Giò Privitera
Italo Rapisarda – Antonio Esposito – Vito Barracco – Davide Silvestri – Ignazio Barchitta (2* allenatore)
In campo provinciale i campionati giovanili Under 16 e Under 18 furono una vera e propria passeggiata. I calendari venivano stilati dalle squadre e, per non perdere allenamenti, le partite interne contro le squadre dei nostri gironi,(anche cinque squadre) venivano sistemate una dopo l’altra nello stesso giorno. Si cominciava alle 15 e si continuava a seguire una partita ogni ora: ogni partita durava poco più di 30′. Anche la serie D fu abbastanza facile. Solo nella parte finale del campionato perdemmo due partite, ma la promozione in C/2 arrivò tranquillamente. Ad ottobre ci fu il Trofeo Picciurro a Città del Mare (PA) e la rappresentativa catanese si impose abbastanza facilmente. A metà novembre l’AURORA SR mi chiese di allenare la squadra di serie B che si trovava in piena zona retrocessione dopo sei giornate: penultima con 6 punti su 8 partite giocate.
Nella squadra giocavano i tre fratelli Arcidiacono (Nando, Roberto e Marco), avrei viaggiato con loro e quindi non avrei dovuto guidare. Tre allenamenti settimanali più un altro a Catania e sperare nella salvezza.
Con l’Aurora fu un inverno drammatico. I campi di allenamento erano il Palazzo dello Sport di Siracusa, ancora in costruzione e quindi con le correnti fredde che attraversavano il campo, e due palloni tensiostatici, senza riscaldamento, in provincia ed in aperta campagna.
“U friddu era pariggiu” e non era possibile fermarsi un attimo durante gli allenamenti perchè si poteva anche morire per assideramento ma i ragazzi furono eccezionali: mi vedevano come un superallenatore e mi seguivano in tutto e per tutto. Cominciammo una rimonta favolosa che culminò con un terzo posto e la promozione in B/1. L’ultima giornata sotto per 2-0 con i Leoni Palermo (già sicura della promozione in A/2), iniziammo la rimonta e vincemmo per 3-2. L’unico problema era la mancanza di soldi che metteva in forse il campionato dell’anno successivo.
Nel frattempo si andava avanti con i campionati giovanili della Messaggerie.
Negli Under 18 vinta facilmente la Finale Interprovinciale contro Caltanissetta (3-0 2 / 4 / 1) e Ragusa (3-0 3 / 10 / 12), e subito dopo la Finale Regionale ad Enna, ci preparammo per le successive fasi interregionali, con partite di andata e ritorno. Prima liquidammo il Lamezia con un doppio 3-0 e poi ci preparammo per affrontare il Calimera (LE), campione regionale pugliese. Ritengo opportuno ricordare che stavamo partecipando con una squadra Under 16 ad un campionato Under 18, e due anni di differenza salendo di livello si facevano sentire. A Catania fu subito 3-0 (3 / 8 / 12), ma a Calimera fu tutta un’altra musica. Ci accolsero in maniera vergognosa, cercando in tutti i modi di spaventarci, ed anche a “sputazzati” (parlo del pubblico, non della squadra): a noi bastavano 24 punti per superare il turno e non ci facemmo intimidire. Raggiungemmo il risultato alla fine del 2° set e, pur perdendo per 3-0 (12 / 13 / 12), ci qualificammo per la Finale Nazionale di Gorizia 2 – 3 – 4 giugno.
Ma in realtà era un’avventura troppo al di sopra delle nostre possibilità. Riuscimmo a battere il San Miniato, ma poi perdemmo le successive partite e dovemmo accontentarci del 4° posto.
Ma per l’Under 16 eravamo caricati al massimo. Nella Fase Provinciale vincemmo tutte le partite per 3-0. Ammessi di diritto, perchè si disputava a Catania, alla Finale Regionale, sempre per 3-0, battemmo nell’ordine Santa Teresa Riva (ME), VV.F. Ragusa e Benetton Futura Palermo, che si qualificò assieme a noi per la Fase Interregionale.
Anche il Lauria (PZ) fu superato 3-0 (0 / 1 / 0) a Catania e 3-0 in casa loro. Per Ostia sembrava fosse più complicato, ma si continuò sulla stessa falsariga: 3-0 (0 / 3 / 4) a Catania e identico risultato fuori casa.
Pensatela come volete ma erumu fotti ppi daveru raveru!
A quel punto cominciammo a pensare al resto e ci avviammo verso Tolentino (MC) sede della Finale Nazionale, in preda ad una comprensibile euforia. “Mancu a dillu ma ni ficiumu canusciri subbitu”, alla stazione di Fabriano tre della squadra (Arena, Esposito e Latella), riuscirono a farsi multare e quasi a farci perdere la coincidenza, mentre il prof. Puccio Zappalà, che sfotteva il poliziotto che non riusciva a capire i nomi dei ragazzi, stava per farsi arrestare.
Le altre due multe sono rimaste ai colpevoli, ma sono state pagate dalla società.
E la partenza fu subito secondo le previsioni. Primi due incontri della prima giornata e sistemati per le feste il Vittorio Veneto (MI) (3-0 8 / 1 / 1) e Concerie Arno Firenze (3-0 1 / 6 / 9). In semifinale ci toccò la Benetton Futura (PA) ed anche in questo caso non “ci fu nenti ppa iatta”. Li mettemmo in crisi massacrandoli con le nostre battute e non ci fu storia. Nella squadra avversaria giocava Diego Locanto che l’anno successivo si sarebbe trasferito a Catania per giocare con noi.
E le conseguenze si notarono subito.
Ed arriva anche la pubblicità!!!
Nella foto si riconoscono Alessandro Maccarrone e Mauro Licciardello, della prima squadra.
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L’anno sportivo, iniziato molto male, finiva alla grande!
PALLAVOLO 1966/68 1968/71 1971/76 1976/77 1977/82
Lib. S._C._1982/83 Lib_S._C,_1983/86 Lib._S._C._1986/88